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A grandi passi verso il rendiconto 2021 tra incognite e programmi da definire

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A grandi passi verso il rendiconto 2021 tra incognite e programmi da definire

A Palazzo di Città è iniziata una nuova convulsa settimana politica che dovrebbe portare a grandi passi verso l'approvazione in giunta del rendiconto 2021. Negli scorsi giorni...

Graziano Amato

22 Maggio 2023 13:33

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A Palazzo di Città è iniziata una nuova convulsa settimana politica che dovrebbe portare a grandi passi verso l'approvazione in giunta del rendiconto 2021. Negli scorsi giorni è continuato incessantemente il confronto tra il settore bilancio, l'amministrazione e il collegio dei revisori. La scorsa settimana è arrivato l'ok ai riaccertamenti dei residui attivi e passivi e ora il focus è concentrato sui debiti fuori bilancio. Oggi è previsto un incontro con Giovanni Erba, dirigente a scavalco proveniente dal Comune di Caltagirone, che dedica qualche ora a settimana alla crisi finanziaria di Gela. Il tour de force che dovrebbe salvare l'ente dal dissesto è in leggero ritardo rispetto alle previsioni di qualche settimana fa, che davano quasi per certa l'approvazione in giunta del rendiconto per la metà di maggio. Bisognerà accelerare perché stavolta il termine concesso dalla Corte dei Conti, fissato per il 12 Giugno, è perentorio e improrogabile. Per questo è fondamentale che si arrivi il prima possibile alla definizione del rendiconto da cui si evincerà l'effettivo disavanzo dell'ente, su cui oggi nessuno si è chiaramente espresso. Si sa soltanto che c'è un avanzo di circa 30 milioni e questo fa ben sperare anche se le verifiche, soprattutto al settore patrimonio (il più problematico in termini di debiti), continuano senza sosta. Oltre alle vicende prettamente tecniche il sindaco e la sua giunta devono vigilare e manovrare con una certa difficoltà anche quelle politiche. Gli ultimi appuntamenti consiliari hanno marcato la netta distanza tra pro Greco e opposizione. Gli alleati del sindaco non hanno i numeri per garantire l'approvazione degli atti in prima battuta e questo fa perdere del tempo utile. La stessa cosa potrebbe accadere stasera con l'approvazione dello statuto dei comuni e tra qualche giorno con il rendiconto. Il sindaco, oltretutto, deve pararsi dai contraccolpi delle calde vicende politiche che aleggiano a Palazzo di Città: dall'acquisto privato della Torre di Manfria all'80° anniversario dello sbarco alleato, argomento che arriverà sui banchi del consiglio comunale il prossimo 30 maggio. Elementi che, insieme ad un eventuale fallimento della "mission salviamo l'ente dal dissesto", potrebbero convincere i "consiglieri attendisti" a votare la mozione di sfiducia il prossimo 12 giungo.di Graziano Amato

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