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Controlli del territorio, la polizia esegue 5 provvedimenti restrittivi tra Gela e Niscemi

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Cronaca

Controlli del territorio, la polizia esegue 5 provvedimenti restrittivi tra Gela e Niscemi

Fine settimana intenso per le forze dell'ordine che tra Gela e Niscemi eseguono cinque arresti nel giro di poche ore

05 Giugno 2023 14:34

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Fine settimana intenso per le forze dell'ordine che tra Gela e Niscemi eseguono cinque arresti nel giro di poche ore. Lo scorso venerdì i poliziotti del Commissariato di Niscemi durante dei servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di stupefacenti, hanno tratto in arresto un 24enne nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di cannabinoidi. Il giovane è stato trovato dagli agenti della Polizia di Stato in possesso di circa 190 grammi di hashish e della somma in contanti di 2.500 euro, probabile provento dell'attività illecita di spaccio. Anche a Gela lo stesso giorno gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza hanno eseguito quattro provvedimenti dell'autorità giudiziaria restrittivi della libertà personale.

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Un 31enne è stato posto in regime di detenzione domiciliare, con provvedimento della Procura generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Caltanissetta, condannato a un anno e nove mesi di reclusione per i reati di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e false dichiarazioni sulla identità personale. Un 22enne, analogamente, è stato posto in regime di detenzione domiciliare, poiché condannato alla pena residua di un anno e quattro mesi di reclusione per i reati di omicidio e porto abusivo di armi.

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Si erano resi invece più volte colpevoli di evasione un 39enne, affidato in prova ai servizi sociali e sottoposto a misura alternativa della detenzione domiciliare, costretto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela a scontare la pena a un anno e undici mesi e un 29enne, che si trovava sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, su disposizione del Gip presso il Tribunale di Agrigento, è stato condotto in carcere proprio perché anche lui sarebbe più volte evaso non rispettando gli arresti domiciliari.di Redazione

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