Cronaca
Gare truccate e mazzette nell’Agrigentino, cinque arresti: affare da 37 milioni di euro
A casa di un indagato trovati 200 mila euro in contanti

I poliziotti della squadra mobile di Agrigento hanno eseguito unâordinanza di custodia cautelare a carico di cinque indagati, due dei quali in carcere e tre ai domiciliari, nellâambito di unâinchiesta che ipotizza un giro di appalti truccati in cambio di tangenti. In carcere sono finiti Diego Caramazza, 44 anni, e Luigi Sutera Sardo, 58 anni (ex assessore di Favara ed ex consigliere provinciale), entrambi di Favara. Arresti domiciliari, invece, per Sebastiano Alesci (ex dirigente dellâufficio tecnico comunale di Ravanusa), 67 anni, di Licata, Carmela Moscato, 65 anni e Federica Caramazza, 36 anni, rispettivamente mamma e figlia.
Oltre ai cinque arrestati, tutti imprenditori tranne Alesci, ci sono altri 8 indagati fra tecnici e funzionari pubblici. Tra gli appalti «pilotati» figurerebbero i lavori di manutenzione straordinaria della provinciale 19 Salaparuta-Santa Margherita Belice, la riqualificazione e ristrutturazione dello stadio «Dino Liotta» di Licata e il primo stralcio della ristrutturazione e automazione per lâottimizzazione della rete idrica del Comune di Agrigento, dal valore di oltre 37 milioni di euro.
Numerose le perquisizioni, effettuate nella giornata di ieri, nei confronti di indagati e società coinvolte in un complesso, presunto, sistema di spartizione di lavori pubblici. In un'azienda favarese e a casa del titolare, i poliziotti hanno trovato oltre 200.000 euro, che secondo quanto ascoltato durante le intercettazioni, erano fondi destinati alla "compensazione" per alcuni pubblici ufficiali per i loro "servigi". Altre somme sono state rinvenute in possesso dell'attuale dirigente dell'Utc del Comune di Licata, ritenute indirizzate a favorire in cambio di denaro o altre utilità , procedure, finanziamenti e nomine.