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Tumore al seno, eseguito all’ospedale di Gela un intervento all’avanguardia: ridurrà il rischio di sviluppare linfedema

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Salute

Tumore al seno, eseguito all’ospedale di Gela un intervento all’avanguardia: ridurrà il rischio di sviluppare linfedema

Ad eseguire l'intervento l'equipe della Breast Unit

Redazione

22 Dicembre 2023 09:51

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È stato eseguito per la prima volta nella Provincia Nissena presso il Presidio Ospedaliero "V. Emanuele" di Gela, l'Anastomosi Linfatico-Venosa Profilattica, un intervento chirurgico all'avanguardia. L'intervento è stato condotto dal team della Breast Unit su una paziente affetta da Carcinoma Mammario, sottoposta a una Mastectomia Skin Nipple Sparing con inserzione di espansore e dissezione del cavo ascellare omolaterale. L'obiettivo dell'equipe composta dal Dott. Giuseppe Di Martino, dal Chirurgo Senologo Dott. Maurizio Ristagno e dai Chirurghi Plastici Luigi Montesano ed Emanuele Cammarata è stato ridurre il rischio di sviluppare il linfedema post-operatorio dell'arto superiore, una complicanza invalidante dopo il trattamento chirurgico del carcinoma mammario.

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Ciò è stato reso possibile grazie a una convenzione attiva da due anni, fortemente voluta dal Commissario Straordinario, Dott. Ing. Alessandro Caltagirone, e dall'allora Direttore del Presidio, Dott. Luciano Fiorella, attualmente Direttore Sanitario Aziendale, tra l'ASP di Caltanissetta e il Policlinico Paolo Giaccone di Palermo. Questa convenzione ha coinvolto l'Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, diretta dalla Prof.ssa Adriana Cordova, in collaborazione con la Prof.ssa Francesca Toia, responsabile dello studio di ricerca sulle anastomosi linfatico-venose profilattiche, e la Breast Unit di Gela. Una sinergia che garantisce interventi di oncoplastica ricostruttiva immediata per tutte le pazienti affette da carcinoma mammario che vengono operate a Gela, contribuendo in modo significativo alla prevenzione del rischio di sviluppare linfedema post-operatorio dell'arto superiore.

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L'intervento, che ha avuto una durata di circa tre ore, si è concluso con successo, dimostrando l'efficacia della tecnica oggetto di ricerca scientifica grazie alle moderne tecnologie disponibili presso il nosocomio. Un risultato che sottolinea l'eccellenza delle strutture sanitarie siciliane e consolida ulteriormente il ruolo di prestigio del Presidio Ospedaliero "V. Emanuele" nell'offrire cure all'avanguardia. Un sentito ringraziamento è rivolto al Direttore Medico di Presidio, il Dott. Alfonso Cirrone Cipolla, e al Responsabile della U.O.C di Anestesia e Rianimazione, il Dott. Salvatore Damante, che hanno potuto contare sulla competenza professionale e la disponibilità dell'intero Gruppo Operatorio e Anestesiologico del presidio Gelese. In particolare, l'Anestesista Dott.ssa Federica Carfì ha collaborato con il Dott. Giuseppe Caccamo e con gli infermieri strumentisti Salvatore Bunetta, Paola La Paglia, Rocco Portelli, insieme ad altri membri del team come la Case Manager Ketty Smecca, Angela Antona e il personale della chirurgia.

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