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Gela rischia di finire nel baratro, la maggioranza chiede al sindaco di tornare alla guida della città

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Gela rischia di finire nel baratro, la maggioranza chiede al sindaco di tornare alla guida della città

Assessori e consiglieri della maggioranza chiedono a Greco di tornare al suo ruolo di primo cittadino

Graziano Amato

27 Giugno 2023 12:03

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"Il comune di Gela vive in questi mesi il momento più difficile della propria storia recente. Le dimissioni del sindaco, avvocato Lucio Greco, rappresentano un evento politico di forte impatto, anche emotivo. Meritano rispetto, hanno reso chiara ed evidente a tutti - qualora ve ne fosse stato bisogno - la dimensione delle difficoltà che l'intera amministrazione comunale attraversa. Difficoltà economiche, assetto finanziario, mancanza di personale, anche nei ruoli apicali: una combinazione che rischia solo di peggiorare, qualora non venga affrontata con coraggio e senso delle istituzioni". E' quanto affermano in una nota il vicesindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza.

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"Per questo, noi assessori e consiglieri della maggioranza, chiediamo al sindaco, a gran voce, di tornare pienamente al suo ruolo di primo cittadino. Non possiamo permettere a taluni soggetti di accusarci o denigrare per colpe non nostre facendo passare messaggi scellerati e irresponsabili. È il momenti del coraggio, del senso del dovere. La città ha bisogno di un sindaco che, pur tra mille difficoltà, le si dedichi con amore e abnegazione. Sentimenti che, in questi quattro anni, sono stati il tratto distintivo del sindaco Greco.

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I motivi alla base delle dimissioni sono noti a tutti. Oggi, avuta copia della relazione al Rendiconto 2021, presentata dai Revisori dei Conti, riteniamo che questi ostacoli siano stati superati. E, con fiducia, si possa finalmente ripartire. Abbiamo il dovere di dotare l'ente degli strumenti finanziari, avviare e governare i processi di natura contabile, vigilando sulla corretta applicazione delle indicazioni impartite dalla Corte dei Conti, dal collegio dei Revisori, delle altre istituzioni con le quali dovremo confrontarci nel delicato riequilibrio dei conti.

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Dobbiamo continuare a migliorare l'assetto urbano della città, puntando sul decoro e le manutenzioni, i progetti finanziabili con il Pnrr, le opere pubbliche, le assunzioni dei dirigenti e il completamento dell'iter per i concorsi. Grazie al riequilibrio tutto questo sarà possibile. Per questo un momento così delicato non può essere delegato a un commissario, un burocrate che, pur se preparato e motivato, no potrà mai supplire al ruolo del sindaco: sarà sempre figura avulsa dal contesto. No, non possiamo accettarlo.

Il sindaco e gli assessori, in questi anni, si sono confrontati con le difficoltà di una gestione provvisoria che, seppur non certificata, era nei fatti: limitazioni di spesa, blocco delle attività, difficoltà finanziarie. Pur trovandosi nel cuore di una tempesta economica, operando nel pieno di uno choc finanziario, l'amministrazione comunale ha saputo far partire i progetti del Patto per il Sud, riavviare l'iter per il porto, promuovere e ottenere in seno all'Ars il prezioso provvedimento sull'utilizzo delle royalties, avviare la nuova gestione della raccolta dei rifiuti. Tutti frutti di un agire politico che darà luogo a cambiamenti importanti, i cui risultati saranno evidenti da qui ai prossimi mesi.

Il sindaco, collaborato dagli assessori, ha agito con senso del dovere, governando l'ente con rigore, giorno dopo giorno, malgrado il blocco della spesa e le difficoltà di cassa.
Pure in questi ultimi giorni difficili, non ha fatto mancare il suo sostegno agli assessori, incoraggiandoli a operare per il bene della città: sono partirti nuovi progetti, è stato elaborato lo statuto dell'unione dei comuni e programmate le iniziative sullo Sbarco, è stato avviato il bando per l'Estate Gelese, rimessi al passo i settori, fornito impulso agli uffici, ai settori, ai Servizi sociali. Questo è il segnale evidente di quanto sia importante una guida politica e non tecnica della città.

E adesso che i fatti cominciano a darci ragione, non possiamo assecondare chi nutre di bugie politiche la collettività, essendo solo capace di offendere, finendo per svilire anche il proprio stesso ruolo politico. Facendo brutta figura per se stesso e facendone fare all'istituzione. No, non possiamo accettarlo. Mediocre è chi non si rende conto della gravità del quadro d'insieme; irresponsabile è chi, pur dinnanzi alla possibilità di ripartire, vorrebbe condannare la città al commissariamento. Se non peggio, al baratro. No, non possiamo permetterlo. Per questo chiediamo al sindaco di revocare le dimissioni". 

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