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A Gela passa il Pef ma aumenta la Tari, tiene la maggioranza Di Stefano: "Evitato debito fuori bilancio"

Politica

A Gela passa il Pef ma aumenta la Tari, tiene la maggioranza Di Stefano: "Evitato debito fuori bilancio"

L'opposizione si è astenuta

Graziano Amato

22 Luglio 2024 11:00

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La maggioranza bulgara del governo Di Stefano ha tenuto, per il primo banco di prova. Sabato pomeriggio, durante la prima seduta convocata d'urgenza, i consiglieri del PD, del M5S e di Una Buona Idea hanno votato il Piano Economico Finanziario e le nuove tariffe Tari. Documenti che sarebbero potuti passare dall'aula in due occasioni precedenti, ad aprile o giugno, ha detto il sindaco in aula, da approvare per evitare un debito fuori bilancio, considerando che, se fosse rimasto invariato, il PEF, avrebbe contenuto un credito di 2 milioni di euro nei confronti di Impianti Srr, che lo scorso anno operò soltanto per 4 mesi. Un dato che per Di Stefano avrebbe fatto slittare di almeno due anni i tempi per uscire dal dissesto. 

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Questo è il primo motivo che ha fatto lievitare del 10% la Tari. Gli aumenti, ha precisato il sindaco in aula, non sono stati applicati in maniera sproporzionata per il tipo di utenza anche se gli effetti saranno maggiormente sentiti dagli operatori del food.  Il secondo va ricercato nei crediti di dubbia esigibilità, cioè quelle somme che fanno riferimento agli evasori delle tasse comunali, calati nel Piano Economico Finanziario e il terzo nei costi di conferimento in discarica. Se da un lato l'opposizione ha alzato un muro contro gli aumenti e perchè c'è stato poco tempo per studiare gli atti, appena 24 ore, la maggioranza si è stretta attorno al primo cittadino condividendo in pieno la sua linea, che preved, oltretutto, l'impegno di cercare in tutti i modi di abbassare la Tari e uscire dal dissesto entro il 2025.

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Non sono mancati, durante la seduta, dubbi e chiarimenti. Sia maggioranza che opposizione hanno evidenziato che il servizio lascia a desiderare rispetto alle aspettative che si erano create. Focus anche sulla qualità della raccolta differenziata e il recupero dei crediti.  I consiglieri di opposizione hanno scelto comunque di astenersi con la DC che ha lasciato l'aula prima di votare le nuove tariffe.

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