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A Gela l’anteprima del film "Lo Sbarco", a 80 anni dall’operazione Husky

Spettacolo

A Gela l’anteprima del film "Lo Sbarco", a 80 anni dall’operazione Husky

Il film verrà proiettato mercoledì 5 luglio alle 20.30 all'ex chiesa San Giovanni

29 Giugno 2023 09:16

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"Lo Sbarco", un film destinato al circuito dei festival internazionali,  sarà presentato da Jacopo Fo e avrà la partecipazione in remoto di Iacopo Patierno e in presenza di alcuni protagonisti del film. "Lo Sbarco" segue un gruppo di studentesse e studenti in veste di esploratori della memoria e ricercatori di messaggi di pace. Si immergono nella città di Gela, in Sicilia, alla ricerca della memoria che conserva il tessuto cittadino riguardo all'operazione Husky, lo sbarco delle truppe alleate a Gela avvenuto il 10 luglio 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, un passaggio decisivo per la caduta del fascismo prima e del nazismo poi.

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Attraverso le interviste effettuate a cittadine e cittadini, a testimoni dell'epoca, a esperti storici il film indaga il rapporto di quell'evento con i temi di pace e guerra; approfondisce l'impatto che la guerra ha avuto sulla città e sulle persone, sia a livello individuale che collettivo; riprende e registra ricordi e memorie preziosi. Visitando i luoghi simbolo dei combattimenti nella piana di Gela e sul lungomare, gli esploratori della memoria provano ad immaginare come doveva essere vivere in quel contesto di guerra, impersonificano gli abitanti dell'epoca ed esprimono cosa potessero provare al momento dello sbarco.

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 Il film esamina anche come la memoria storica possa influenzare il futuro di una città e dei suoi abitanti, stimolare una riflessione sul tema della pace e della guerra al giorno d'oggi. Quello che "Lo Sbarco" propone è un viaggio tra memoria storica e vita contemporanea; le strade e i molti luoghi nel perimetro adiacente alla città portano ancora i segni dei combattimenti del 1943. Le persone di Gela  lo vivono come un evento lontano e ormai superato, irripetibile? Quali insegnamenti è possibile trovare da quell'evento al giorno d'oggi? E' possibile trasmettere l'emozione e il senso di urgenza riguardo alla necessità di preservare la memoria storica e di lavorare per la pace?

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