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Pizzo, droga e appalti pubblici: ecco gli affari sporchi di Stidda e Cosa nostra a Gela

Cronaca

Pizzo, droga e appalti pubblici: ecco gli affari sporchi di Stidda e Cosa nostra a Gela

Nel territorio continuano a dominare le famiglie Rinzivillo ed Emmanuello

14 Settembre 2023 15:47

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"Nel territorio nisseno si conferma la perdurante operatività di più articolazioni mafiose sempre protese alla silenziosa infiltrazione del tessuto socio-economico in luogo del tradizionale ricorso ad eclatanti atti intimidatori e di violenza". E' quanto emerge dalla relazione semestrale della Direzione Investigativa Antiomafia. Nella provincia di Caltanissetta coesistono, Cosa nostra e Stidda i cui rapporti si mantengono tendenzialmente pacifici. A Gela operano le famiglie di Cosa nostra degli Emmanuello e dei Rinzivillo. In tale quadro si segnalano, nel semestre, le scarcerazioni di tre uomini d'onore delle famiglie mafiose di Gela, Campofranco e Mazzarino che potrebbero rivelarsi determinanti sulle dinamiche per la riorganizzazione interna a Cosa nostra.

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La stidda, invece, continua a mantenere la sua influenza nei territori dei Comuni di Gela e Niscemi. I reati cardine delle consorterie operanti a Caltanissetta rimangono invariati, con una spiccata propensione al traffico di stupefacenti e alle estorsioni. Le attività investigative concluse, nell'infliggere duri colpi alle famiglie mafiose della provincia nissena, hanno fatto emergere il ruolo rivestito da personaggi insospettabili che, esercitando una significativa posizione di potere, divengono punti di riferimento anche per le locali cosche mafiose. La provincia nissena è stata interessata anche da truffe perpetrate in danno di Enti pubblici e privati.

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Anche in questo semestre, nel nisseno si registrano taluni danneggiamenti mediante incendio, molti dei quali verosimilmente riconducibili a pratiche estorsive che hanno colpito indifferentemente attività commerciali (bar, panifici, supermercati, lidi balneari), attività di servizi e rappresentanti delle Istituzioni. Il Prefetto di Caltanissetta, nel semestre, ha emesso 3 provvedimenti interdittivi nei confronti di altrettante aziende per le quali "…è stato ritenuto concreto ed attuale, e non occasionale …, il rischio di infiltrazione mafiosa". Riguardo alle azioni preventive antimafia, la Dia nel semestre ha eseguito 2 confische e 1 sequestro di patrimoni illecitamente accumulati.

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La prima, il 13 luglio 2022 con la confisca definitiva di beni per un valore di circa 2,2 milioni di euro a carico di un imprenditore gelese, ritenuto in rapporti sia con il clan Rinzivillo che con la Stidda. Il successivo 3 ottobre 2022, è stato eseguito il sequestro integrativo di un bene immobile, del valore complessivo stimato in 150 mila euro, nei confronti di un soggetto ritenuto "vicino" al clan Rinzivillo. Infine, il 18 ottobre 2022, è stata eseguita la confisca definitiva122 di beni mobili e immobili, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro, nei confronti di un imprenditore attivo nei settori della ristorazione e dell'agriturismo.

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