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Per l’esplosione della bombola al mercatino rinviati a giudizio il gestore del furgone e la Sicilpetroli

Cronaca

Per l’esplosione della bombola al mercatino rinviati a giudizio il gestore del furgone e la Sicilpetroli

Approderà a fine Giugno nell'aula del Tribunale l'esplosione di una bombola di gas al mercatino di via Madonna del Rosario che nel giugno di quattro anni fa fece registrare il tragi...

Graziano Amato

18 Marzo 2023 14:41

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Approderà a fine Giugno nell'aula del Tribunale l'esplosione di una bombola di gas al mercatino di via Madonna del Rosario che nel giugno di quattro anni fa fece registrare il tragico bilancio di due morti e 13 feriti gravi. Lo ha disposto ieri il Gup Francesca Pulvirenti che ha decretato il rinvio a giudizio del commerciante canicattinese Claudio Catanese, ovvero il gestore del furgone Iveco adibito alla vendita di polli allo spiedo dal quale esplose la bombola. L'uomo salirà sul pretorio per rispondere delle accuse di omicidio colposo aggravato, incendio e lesioni gravi. Il rinvio a giudizio è stato decretato anche per la "Sicilpetroli srl", la società che aveva provveduto a riempire le bombole, alla quale si contesta l'illecito amministrativo previsto dal decreto legislativo 231/2001 in materia di responsabilità degli enti. In aula, ma nelle vesti di responsabili civili, ci saranno il comune, la compagnia assicurativa Groupama e la stessa Sicilpetroli srl. A chiamarli in garanzia per i danni provocati dal furgone dal quale parti la deflagrazione sono stati i difensori di parte civile dei familiari delle due donne che persero la vita a causa dell'esplosione di quella bombola, dei 13 feriti, nonché di quanti subirono danni a cose, come il proprietario della vettura sulla quale si scaraventò la bombola. Il difensore del comune si era opposto alla chiamata dell'ente come responsabile civile, eccependo al Gup l'assenza di legame con il soggetto responsabile del reato. L'eccezione, però, è stata respinta. La tragedia si registrò il 5 Giugno poco prima di mezzogiorno, in un'ora in cui l'area mercatale era parecchio affollata. Catanese, con i suoi dipendenti, era impegnato a servire i clienti quando la bombola del suo furgone esplose, scatenando il panico. L'onda d'urto e le fiamme investirono in pieno le tre persone che erano al lavoro sul furgone. Le fiamme investirono diverse persone tra cui Giuseppina Scilio e Tiziana Nicastro, rispettivamente di 64 e 42 anni, entrambe decedute, ed altre 13 persone che riportarono gravi ustioni. Tra queste Concetta Martorana, che era all'ottavo mese di gravidanza. Alcuni testimoni raccontarono di avere visto diverse persone fuggire con gli abiti in fiamme tra le urla, il terrore e le invocazioni di aiuto in uno scenario da bolgia infernale. L'inchiesta - condotte dalla Polizia sotto il coordinamento della locale Procura e con l'ausilio tecnico dei Vigili del Fuoco e del personale del servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro - fece emergere forti responsabilità nella condotta del gestore del furgone. Si ritenne, infatti, che le bombole fossero state riempite abusivamente a dismisura da catanese insieme con il personale della stazione di servizio, contravvenendo al divieto di riempirle oltre il limite fissato nell'80 per cento della capienza e ciò - secondo l'ipotesi investigativa - scatenò la violenta esplosione.di Graziano Amato

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