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Omicidio Palermo, parente della vittima: "Dopo aver sparato a Paolo, Maranzano ha puntato la pistola sulla sorella"

Cronaca

Omicidio Palermo, parente della vittima: "Dopo aver sparato a Paolo, Maranzano ha puntato la pistola sulla sorella"

Prima notte in carcere per Gaetano Maranzano, il 28enne palermitano dello Zen a...

Adnkronos

13 Ottobre 2025 18:30

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(Adnkronos) - Prima notte in carcere per Gaetano Maranzano, il 28enne palermitano dello Zen arrestato ieri con l'accusa di avere ucciso nella notte tra sabato e domenica Paolo Taormina, 21 anni, in via Spinuzza a pochi passi dal Teatro Massimo. La vittima aveva tentato di sedare una rissa. 

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Il presunto omicida avrebbe ammesso ieri sera, durante l'interrogatorio del pm, di aver sparato a Taormina. Ha spiegato che nei giorni precedenti avevano avuto una lite, e che la vittima avrebbe importunato la sua fidanzata, ma questa versione è al vaglio degli investigatori. 

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Dopo avere ucciso il ragazzo, Maranzano avrebbe puntato la pistola anche sulla sorella Sofia. E' quanto racconta ai giornalisti un parente della vittima: "Dai video si vede il gesto di Maranzano. Prima spara a Paolo e poi rivolge la pistola verso la sorella. Poi scappa via". 

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L'autopsia sul corpo di Paolo Taormina verrà eseguita oggi pomeriggio all'Istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo. Il ragazzo, ucciso davanti al suo pub, è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa. Inutili i soccorsi. Come racconta la madre, Fabiola Galioto, che è rimasta accanto al figlio, è morto tra le sue braccia.  

La mamma di Paolo è circondata dai parenti, dagli amici, dai conoscenti. "Se avesse conosciuto mio figlio non gli avrebbe mai sparato", continua a ripetere tra le lacrime. 

Davanti al pub, su un cartellone bianco, è apparsa la scritta "Ergastolo per chi uccide!". Questa mattina è stato un via vai di persone che si sono recate sul luogo dell'omicidio. 

Nel quartiere Zen perquisizioni e controlli dei carabinieri convinti che l'indagato abbia avuto dei complici la notte dell'omicidio che gli hanno consentito di lasciare il luogo del delitto. Alcuni giovani sono stati portati in caserma per essere ascoltati. 

Sarà eseguita la perizia balistica sulla pistola semiautomatica calibro 9, detenuta illegalmente, sequestrata ieri, durante la perquisizione nella sua abitazione, a Gaetano Maranzano. 

Gaetano Maranzano è figlio di Vincenzo "Gnu Gnu" Maranzano, condannato a dieci anni per tentato omicidio dei rivali Giuseppe e Antonio Colombo, in una faida tra famiglie dello Zen esplosa per il controllo della droga. Con il padre, in passato, erano stati coinvolti anche Letterio e Pietro Maranzano, condannati rispettivamente a 12 e 10 anni di carcere per la sparatoria del 2021 che aveva lasciato due feriti gravi. Non solo. Lo stesso Gaetano Maranzano ha collezionato precedenti per rissa e spaccio di droga. In passato era stato anche raggiunto da un avviso orale del questore. 

"Una marcia silenziosa per fare rumore". Scenderanno in piazza questa sera con questo slogan Cgil Cisl Uil e Acli Palermo, "dopo l'ennesima morte di un giovane avvenuta nella movida palermitana", per dire "basta alla violenza cittadina e al degrado sociale che sta soffocando la città ormai allo sbando". La marcia partirà alle 20.30 da piazza Verdi per giungere fino alla Prefettura in via Cavour.  

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