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L’ASSOCIAZIONE ANTIRACKET "GAETANO GIORDANO" CANCELLATA DALL’ALBO PREFETTIZIO DOPO 16 ANNI DI ATTIVITÀ

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L’ASSOCIAZIONE ANTIRACKET "GAETANO GIORDANO" CANCELLATA DALL’ALBO PREFETTIZIO DOPO 16 ANNI DI ATTIVITÀ

L'associazione anti-racket Gaetano Giordano è una piramide che si sbriciola. Nelle scorse ore il Prefetto Chiara Armenia ne ha disposto la cancellazione dall'elenco della Prefettura...

Graziano Amato

02 Febbraio 2023 14:42

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L'associazione anti-racket Gaetano Giordano è una piramide che si sbriciola. Nelle scorse ore il Prefetto Chiara Armenia ne ha disposto la cancellazione dall'elenco della Prefettura. Uno spaccato di storia cittadina che negli ultimi mesi è finita nell'occhio del ciclone al seguito del coinvolgimento in inchieste giudiziarie di due dei suoi membri più rappresentativi, ovvero l'ex presidenti Renzo Caponetti e il suo vice Giovanni Salsetta. Il primo incriminato per malversazione e truffa aggravata ai danni dello stato e il secondo per una maxi evasione fiscale di oltre 4 milioni di euro. La nascita dell'associazione anti-racket avvenne durante la sindacatura di Rosario Crocetta che inaugurò una stagione della legalità che poi esportò a Palermo come Presidente della Regione. Ma tassello dopo tassello la stagione "crocettiana" dell'antimafia oggi si può dire smantellata tra i colpi del sistema montante ed ora anche la capitolazione di un'associazione che era considerata un esempio unico in Italia sia per numeri di iscritti sia perché dal 2005 ad oggi sono state oltre 200 le operazioni di Polizia condotte dietro le denunce di commercianti ed imprenditori assistiti dall'associazione Giordano. Dopo la sospensione dall'albo prefettizio e la ripresa delle attività sotto la presidenze di uno degli associati storici, Alfonso Peritore. Nelle ultime ore, è giunta la mannaia della cancellazione. Era successo che all'inizio di gennaio tre componenti del direttivo avevano rassegnato le dimissioni facendo cadere di fatto tutti gli organismi dirigenziali. Fu convocata l'assemblea per la nomina del nuovo direttivo, ma secondo una nota del Commissariato avevano proposto la candidatura tre consiglieri dimessi, la lista era composta da 13 nominativi esponenti dell'imprenditoria, tutti soggetti di Renzo Caponetti. A ciò si aggiunge che durante il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica è emerso che l'associazione negli ultimi quattro anni non ha fornito alcuno apporto nel territorio fortemente caratterizzato da fenomeni di mafia e criminalità.di Graziano Amato

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