Sparatoria nel Bronx di Gela, indagini chiuse: vittima e carnefici rischiano il processo
Cronaca
Sparatoria nel Bronx di Gela, indagini chiuse: vittima e carnefici rischiano il processo
Il grave episodio di sangue risale allo scorso anno
La Procura distrettuale di Caltanissetta ha emesso un decreto di conclusione delle indagini sul tentato omicidio compiuto nel giugno dello scorso anno nel popoloso quartiere Scavone. Vittima fu Antonio Fabio Argenti, rimasto ferito da quattro colpi di pistola esplosi da due suoi rivali. Si tratta di Luigi Antonio La Cognata e di Calogero Pirrone, rispettivamente di 59 e 40 anni. I due, incriminati per questo fatto lo scorso giugno, sono stati raggiunti da un decreto di conclusione indagini emesso dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta che contestano ai due il tentato omicidio con l’aggravante mafiosa oltre che la detenzione ed il porto d’arma da fuoco. Destinatario del decreto di conclusione delle indagini è stato anche Antonio Fabio Argenti, vittima del tentato omicidio e poi finito nel calderone giudiziario per avere taciuto sui nomi di chi, il 22 giugno dello scorso anno, ha attentato alla sua vita. Per i magistrati della Dda, con i suoi silenzi Argenti avrebbe fatto in modo di eludere le investigazioni. Silenzi che, nella vicenda giudiziaria, lo vedono vittima ed indagato. Il tentato omicidio si registrò sotto uno dei condomini del “Bronx” dove vittima e carnefice risiedono. Argenti, dopo essere stato trattenuto per le spalle da Pirrone, fu attinto da 4 colpi di pistola esplosi da La Cognata che lo raggiunsero alla gamba sinistra, alla spalla e all’addome. Per le ferite subite, Argenti fu trasportato in ospedale per le cure del caso. I suoi aggressori, che dopo il “fattaccio” si erano disfatti della pistola, rimasero ignoti per mesi, fino allo scorso giugno quando furono raggiunti da un provvedimento cautelare. Ora vittima e carnefici dell’azione delittuosa, sono stati raggiunti dal decreto di conclusione delle indagini.
La Procura distrettuale di Caltanissetta ha emesso un decreto di conclusione delle indagini sul tentato omicidio compiuto nel giugno dello scorso anno nel popoloso quartiere Scavone. Vittima fu Antonio Fabio Argenti, rimasto ferito da quattro colpi di pistola esplosi da due suoi rivali. Si tratta di Luigi Antonio La Cognata e di Calogero Pirrone, rispettivamente di 59 e 40 anni. I due, incriminati per questo fatto lo scorso giugno, sono stati raggiunti da un decreto di conclusione indagini emesso dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta che contestano ai due il tentato omicidio con l'aggravante mafiosa oltre che la detenzione ed il porto d'arma da fuoco.
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Destinatario del decreto di conclusione delle indagini è stato anche Antonio Fabio Argenti, vittima del tentato omicidio e poi finito nel calderone giudiziario per avere taciuto sui nomi di chi, il 22 giugno dello scorso anno, ha attentato alla sua vita. Per i magistrati della Dda, con i suoi silenzi Argenti avrebbe fatto in modo di eludere le investigazioni. Silenzi che, nella vicenda giudiziaria, lo vedono vittima ed indagato. Il tentato omicidio si registrò sotto uno dei condomini del "Bronx" dove vittima e carnefice risiedono. Argenti, dopo essere stato trattenuto per le spalle da Pirrone, fu attinto da 4 colpi di pistola esplosi da La Cognata che lo raggiunsero alla gamba sinistra, alla spalla e all'addome.
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Per le ferite subite, Argenti fu trasportato in ospedale per le cure del caso. I suoi aggressori, che dopo il "fattaccio" si erano disfatti della pistola, rimasero ignoti per mesi, fino allo scorso giugno quando furono raggiunti da un provvedimento cautelare. Ora vittima e carnefici dell'azione delittuosa, sono stati raggiunti dal decreto di conclusione delle indagini.