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Insulti, minacce, grida e botte in un asilo nido: arrestata una maestra

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Cronaca

Insulti, minacce, grida e botte in un asilo nido: arrestata una maestra

Maltrattamenti quotidiani come offese volgari, strattonamenti e in alcuni casi anche 'mani e gambe sulla schiena'

Redazione

16 Aprile 2024 15:49

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Grida, insulti, minacce ma anche violenze fisiche ad almeno dieci bimbi di pochi mesi o meno di un anno o poco più. Maltrattamenti quotidiani come offese volgari, strattonamenti e in alcuni casi anche 'mani e gambe sulla schiena' per impedire ai piccoli "di alzarsi" ed 'obbligarli a dormire'. Con l'accusa di maltrattamenti aggravati, dal 2022 in poi, è stata arrestata, quattro giorni fa, una maestra-educatrice di 45 anni di un asilo nido comunale di Milano. E ancora bambini afferrati per un braccio e poi lasciati "cadere", facendo loro "sbattere la faccia" a terra. Indagine scaturita dalla denuncia della Direzione area servizi dell'infanzia del Comune di Milano e da precedenti segnalazioni di altre educatrici dell'asilo. Poi, gli investigatori hanno collocato, tra il 7 febbraio scorso e il primo marzo, delle microcamere e così hanno registrato attraverso le "intercettazione ambientali" tutti gli episodi di "violenza fisica e psicologica" sui bimbi. E si è arrivati all'arresto.

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La 45enne, assunta come educatrice dal '96 e in servizio in quell'asilo dal 2008, urlava contro i piccoli, come si legge nel provvedimento, "se piangevano", con frasi come "dormi viziata.." o "non rompere....", o "li scuoteva con forza per farli addormentare". In altri casi "li copriva completamente con una coperta" o li costringeva "a consumare il cibo velocemente", mentre passava spesso il tempo a guardare il cellulare piuttosto che vigilare su di loro, quando, poi, non li colpiva con "ripetute pacche sul sedere".  Una "condotta continuativa (ed attuale) che non conosce eccezioni", essendo il suo "rapporto con i bambini, di cui l'indagata dovrebbe prendersi cura, improntato esclusivamente alla violenza".

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Così la gip di Milano Angela Minerva nell'ordinanza, eseguita venerdì scorso dalla Polizia locale nell'inchiesta dell'aggiunta Letizia Mannella e della pm Rosaria Stagnaro, descrive i comportamenti della maestra di 45 anni di un asilo nido comunale finita ai domiciliari per maltrattamenti aggravati. La donna, che sarà interrogata domani dalla gip, viene descritta nel provvedimento come priva "di empatia" nei confronti dei piccoli e con uno stato d'animo di "costante livore e rabbia" verso di loro, che può "sfociare" anche in "condotte aggressive ritorsive". I bimbi, di meno di un anno o poco più, dovevano seguire i suoi "ordini" e lei li imboccava forzatamente "nonostante non avessero ancora deglutito", si legge negli atti, fino a "procurare loro il vomito". A segnalare le "condotte violente" e il suo "atteggiamento di totale incuria" verso i piccoli sono state tre educatrici dell'asilo. Hanno messo a verbale che a volte, quando copriva loro la testa per farli dormire, i bimbi rischiavano "il soffocamento". E spesso non dava loro nemmeno da bere, perché altrimenti sarebbe stata costretta "a cambiarli". Le maestre hanno descritto i bimbi come in "evidente stato di agitazione". Di un bimbo che aveva avuto problemi avrebbe detto, stando al verbale di un'educatrice, che "era meglio se ci rimaneva in terapia intensiva". Nel provvedimento del gip vengono descritti tutti i maltrattamenti, dal 7 febbraio al primo marzo scorso, registrati dalle microcamere degli investigatori. Più volte le colleghe, scrive la gip, erano "intervenute offrendosi di occuparsi" dei bambini per sottrarli "alla violenza" della donna.

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