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Il "caso Bellomo", dalla carezza allo schiaffo: chiesti per il Gela Calcio 11 punti di penalizzazione

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Il "caso Bellomo", dalla carezza allo schiaffo: chiesti per il Gela Calcio 11 punti di penalizzazione

Sentenza impugnata

Graziano Amato

08 Giugno 2024 12:01

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"Incongruità della sanzione, violazione ed erronea applicazione del principio generale di affettività della sanzione". Con questa motivazione il procuratore federale interregionale Paolo Mormando ha impugnato la sentenza "Bellomo" che coinvolge in pieno il Gela Calcio, inoltrando un reclamo alla Corte Federale d'Appello. Sembrava acqua passata ma cosi non è. La società aveva tirato un sospiro di sollievo, si fa per dire, lo scorso 28 maggio quando, il Tribunale Federale Territoriale della Figc aveva applicato 9 punti di penalizzazione sulla stagione di Eccellenza 2023/2024 permettendo al Gela di chiudere il girone B con 35 punti invece che 44. 

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Una carezza che nelle ultime ore si è trasformata in un pesante schiaffo. Il caso Bellomo si riapre dunque e il procuratore adesso chiede di punire il Gela con 11 punti di penalizzazione da scontare nel campionato 2024/2025 oltre alla sanzione di 800 ero già decisa dal Tribunale Federale Territoriale, l'inibizione per sette mesi a carico sia dell'ex presidente Maurizio Melfa che del dirigente Alessandro Grasso, l'inibizione per un mese del dirigente Luigi Alabiso e la squalifica del calciatore Pietro Bellomo fino all'8 novembre 2024. 

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Una vera e propria doccia fredda per il Gela che aprirebbe la prossima stagione con -11 punti in un momento societario delicato che ha visto sfumare anche la possibilità di acquisire il titolo di serie D del Canicattì

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Bisognerà attendere fino alla fine del mese per conoscere la sentenza d'appello. 

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