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Gela protagonista a Washington: esposta oggi l’opera di William Adair ispirata alla città
"La porta di Gela"

Oggi, 5 maggio, presso lâAmbasciata dâItalia a Washington, è stata ufficialmente esposta lâopera intitolata, "La porta di Gela, realizzata dallâartista statunitense William Adair. Lâevento si inserisce nel progetto espositivo âLe porte dâoro sullâinfinitoâ, promosso dallâIstituto Italiano di Cultura di Washington in collaborazione con la Galleria Govinda. Lâopera nasce a seguito della visita dellâartista a Gela, dove Adair ha approfondito il significato storico e simbolico del ruolo della città nella Liberazione dâItalia dal nazifascismo. Da questa esperienza è nata una porta dâarte, dorata e carica di memoria, che oggi racconta al pubblico internazionale lâidentità profonda di una comunità protagonista della storia del Novecento.
âLa Porta di Gelaâ è una delle quattro opere della collezione legate a eventi storici della liberazione, accanto a quelle dedicate a Roma, Volterra e alla cosiddetta porta dei riflessi. Attraverso lâoro, materiale sacro e universale, Adair ha voluto trasformare porte scartate in simboli eterni di memoria e rinascita, capaci di assorbire le voci, le immagini e i pensieri delle comunità che rappresentano. âUn particolare ringraziamento - ha commentato lâassessore al Turismo, Romina Morselloi - va a Michele Curto e allâassociazione Lampadoria, che alcune settimane fa hanno collaborato attivamente sul territorio, offrendo supporto logistico e culturale allâartista durante la sua permanenza a Gela.
Il loro contributo è stato fondamentale per la realizzazione e la contestualizzazione dellâoperaâ. La presenza dellâopera a Washington non solo valorizza il patrimonio culturale e storico di Gela, ma la inserisce nel cuore di un dialogo artistico internazionale, tra passato e futuro, tra America e Italia. Va la pena ricordare che lo zio di Adair era il comandante dellâartiglieria del cacciatorpediniere Shubick che partecipò allo sbarco degli alleati il 10 luglio 1943 allâoperazione Hsuky.