La pioggia torna a far paura in città. Ieri un violento temporale si è abbattuto su Gela a partire dalle 17.30. Non la solita bomba d’acqua di pochi minuti ma un vero e proprio nubifragio con forti raffiche di vento e pioggia battente, andato avanti per oltre due ore. E il temporale di ieri ha riportato in luce tutti i problemi che la città vive ad ogni scarica di pioggia. Strade trasformate in veri e propri fiumi in piena e tantissimi automobilisti rimasti in panne o bloccati. A subire maggiormente le conseguenze della bomba d’acqua la solita Via Venezia, allagata in più punti con zone dove l’acqua sfiorava quasi i sessanta centimetri di profondità. Stessa sorte per le periferie di Cantina Sociale e Settefarine, dove l’acqua è entrata all’interno di garage ed abitazioni al piano terra. Danni e allagamenti anche al Lungomare dove il livello dell’acqua ha oltrepassato i marciapiedi. Diversi gli interventi congiunti di vigili del fuoco, polizia municipale e Protezione Civile che hanno messo al sicuro i tanti automobilisti rimasti bloccati all’interno delle auto. L’arteria stradale che attraversa la città da est a ovest è rimasta chiusa al traffico per diverse ore. Oggi si fa la conta dei danni, soprattutto per le tante attività commerciali della zona. Una situazione che purtroppo si ripete ad ogni pioggia e che trasforma la Via Venezia e le zone limitrofe in fiumi di acqua torbida. Un problema atavico legato alla situazione mai risolta del collettore fognario proprio della via Venezia, progettato per non resistere ad eventi del genere. Il problema nasce infatti dalla presenza di ben 15 punti di accesso per lo scarico delle acque piovane della Piana che dai terreni a Nord della città confluiscono all’interno del sistema fognario, portando con sé detriti di ogni tipo. Quello che state vedendo nelle immagini è uno di questi punti di entrata, dopo diverse ore dal temporale. Come è facile notare il flusso dell’acqua sovraccarica il condotto fognario e l’allagamento diventa inevitabile. Circa undici mesi fa Caltaqua di concerto con la passata amministrazione presentò alla Regione una relazione sulle problematiche dei punti di accesso e le possibili soluzioni. Da quasi un anno quella relazione è rimasta sui tavoli palermitani in attesa di fondi che possano finanziare il progetto. Nel frattempo si aspetta la prossima pioggia e il prossimo allagamento, nella speranza di limitare i danni.